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Autore Ken il guerriero
kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 06-07-2008 13:39  
Trama: in un mondo post atomico bande di predoni in motocicletta e capigliatura Hurone seminano il terrore nei piccoli agglomerati urbani dove la popolazione si è rifugiata. A cercare di contrastare le scorribande, crudeli e senza fine che sembra non possano risparmiare nessuno, ne donne ne bambini, interviene il depositario delle arti della"divina scuola di Hokuto", Kenshiro. Questo guerriero possiede la tecnica per cui una particolare pressione in determinati punti del corpo determina la morte del suo antagonista, ma ha anche la possibilità di usare questa letale capacità anche per guarire. La lotta per uscire dal mondo di tenebra e di barbarie è appena cominciata ...



Commento: Da una serie animata di successo che si compose di 152 episodi divisa in due grandi blocchi, tratta a sua volta da un manga del 1983 ideato da Tetsuo Hara e Yoshiyuki Okamura. I due autori hanno fortemente voluto questo progetto cinematografico che si dovrebbe comporre di altri quattro episodi in modo da chiarire alcuni aspetti, sia di trama che di psicologia dei personaggi, rimasti oscuri nella lavorazione del corposo anime televisivo. A dirigerlo Takahiro Imamura che è anche autore di alcuni film di Dragon Ball.
La trama ricorda un post atomico alla Mad Max di cui è evidente l'ispirazione (rifacendosi al secondo del 1981) con la presenza dei motociclisti predoni e l'ambientazione generale (anche se il problema della mancanza di benzina non è accennato). Dopo la grande catastrofe gli uomini sono riuniti in piccoli agglomerati suburbani e cercano di sfuggire alla violenza operata dalle bande scatenate dal loro crudele capo Sauzer (definito"il divino imperatore"). A dare speranza a questa popolazione oppressa un gruppo di eterogenei personaggi, dall'esistenzialista e religioso Toki (visto come una sorta di Cristo vestito di bianco), il potente Raoul a capo di un esercito che ha un codice d'onore e di rispetto veramente crudele (anche lui ha sogni di conquista ma apaprentemente sembra voler condurre un impero magari rigido ma senza barbarie), il difensore di bambini sperduti Shu (che apre nel prologo il glorioso futuro del protagonista ancora bambino e che si cava gli occhi per vedere la vera luce) ma sopratutto Kenshiro, il vero eroe del film, che conosce la tecnica Hokuto del tocco che provoca la morte o la guarigione agendo a pressione su parti specifiche del corpo (se ricordate Kill Bill di Quentin Tarantino troverete similitudini con la tecnica che la sposa impara da Pai Mei). Le due grandi scuole di formazione di arti marziali (Hokuto e Nanto) hanno formato le varie forze in campo, e nonostante il futuro sia tutt'altro che roseo, ci potrà essere spazio anche per l'amore e per la compassione.
Il film, che narra cose già trattate nella serie televisiva, ha uno stile incostante di disegno, a volte rozzo e ben poco delineato, mentre a volte in brevi scene (nel finale e nella scena della danzatrice) si eleva a maggior valore di cura. Se da un lato si vuole omaggiare lo stile del tempo del manga e dell'anime televisivo (privo di qualunque utilizzo del personal computer per una sola lavorazione classica manuale) ormai desueto nelle animazioni di oggi legatissime al 3-d, i vari cambi di stile e la povertà dei particolari possono magari allietare i fan puri (vero pubblico a cui è indirizzata la pellicola) che rivedono la loro saga preferita in grande schermo in diverse filosofie e filolgie grafiche (un altro film datato 1986 era comunque già stato realizzato), ma dall'altro straniano lo spettatore occasionale che ci capirà in fondo ben poco della storia senza un accurato background e difficilmente potrebbe degustare a dovere l'animazione. Per dare quell'ingrediente in più a chi ha già visto Kenshiro è stato introdotto un personaggio completamente nuovo, la guerriera bianca Reina, animata dall'autore di Occhi di gatto e City Hunter, il cineasta Tsukasa Hojo.
Questo elemento in surplus comunque non è sicuramente un colpo di genio dato che alla fine non riesce a dare svolte decisive alla storia, e tra l'altro la sua presenza ha impedito che venisse inserito il fondamentale personaggio di Julia, amata e ricercata a lungo da Ken. Le due donne assieme avrebbero potuto straniare ulteriolmente i neofiti, per cui hanno preferito concentrarsi con un elemento bonus da scoprire.
Personaggio con iconografia comunque scontata Reina, con cavallo e armatura candida che cozzano con la cavalcatura nera e l'armatura oscura del suo capo Raoul (che commetterà verso di lei un grave torto per rigidità di onore).
Decisamente, filologia o meno, blobbare il progetto su cinque film ha nuociuto evidentemente alla qualità generale dell'opera, non è decisamente accettabile che certe rozzezze di disegno si vogliano far passare per stile, con sfondi magari carini ma personaggi che poco ci interagiscono e quelli in secondo piano totalmente abbozzati. La cosa si vede e si nota, infastidendo non poco.
Ben riuscito l'approfondimento psicologico dei personaggi, sopratutto quello di Shu e della sua lotta contro Sauzer (i due fanno parte dell'ordine Nanto ma sono profondi avversari, Shu dice "Quando Nanto è nel disordine appare Hokuto!") dove la folle costruzione della piramide e il reclutamento dei bambini a forza per costruirla è un oltraggio senza limite che va impedito. Il feticcio è formato con il sangue innocente, e non ci potrebbe essere luogo migliore per lavare torti e regolare conti. Anche il mistico Toki ha una buona caratterizzazione, con dei ragionamenti di spicco mentre la forza e il potere di Raoul si esprimono negli sguardi che esegue dalle colline mentre osserva l'andamento delle cose.
Lotta, sangue e speranza sono presenti sullo schermo in maniera massiccia, dove non si risparmia nessuno, ne donne ne bambini, e ogni volta che un eroe appare la morte è ormai già sopraggiunta. Tempismo per qualcuno, ritardo per altri.
In definitiva un film orientale di animazione classica dalla grafia rozza con alcune punte di lavoro più pregiato, lavoro per fan che potrebbero comunque essere insoddisfatti per il senso di dejavu e delusi dalla piccola non esaltante introduzione del nuovo personaggio. Chi non ama gli anime non cambierà sicuramente idea vedendo questo riassunto a grandi schermi della serie tv.

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oronzocana

Reg.: 30 Mag 2004
Messaggi: 6056
Da: camerino (MC)
Inviato: 06-07-2008 15:01  
pur non conoscendo una cippa di anime, l'ho trovato valido. Certo... chi non conosce la serie non credo abbia interessa in questo lungometraggio.
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Partecipare ad un'asta, se si ha il Parkinson, può essere una questione molto costosa.
Michael J. Fox
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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 06-07-2008 18:27  
Ma io a dire il vero da questo commento non ho ben capito il valore dell'opera. Il non entusiasmo di kubrickfan sembra derivare più che altro da una questione grafica che, diciamolo, chi se ne fotte. Posso presumere quindi che il resto (ossia, per quanto mi riguarda, il tutto) sia ok o devo aspettarmi una mezza ciofeca?
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Bonekamp

Reg.: 13 Gen 2008
Messaggi: 202
Da: roma (RM)
Inviato: 06-07-2008 18:41  
se sei un appassionato della saga di garberà, altrimenti ti lascerà indifferente

la scelta è quella di puntare alla grafica e ai disegni di sempre, non innovandoli praticamente in nulla

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gatsby

Reg.: 21 Nov 2002
Messaggi: 15032
Da: Roma (RM)
Inviato: 06-07-2008 19:14  
la storia è piuttosto ingarbugliata, ma se si conosce la saga già la si è vista/compresa. E' un film grosso modo anonimo.
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Qualunque destino, per lungo e complicato che sia, consta in realtà di un solo momento : quello in cui l'uomo sa per sempre chi è

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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 06-07-2008 19:16  
quote:
In data 2008-07-06 19:14, gatsby scrive:
la storia è piuttosto ingarbugliata, ma se si conosce la saga già la si è vista/compresa.



Insomma è una merda.
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Kubrick5


Reg.: 19 Apr 2006
Messaggi: 5694
Da: San Zeno (BS)
Inviato: 06-07-2008 19:50  
Quel che basta
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Anche la follia merita i suoi applausi

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Skualo

Reg.: 01 Mag 2005
Messaggi: 758
Da: Venezia (VE)
Inviato: 06-07-2008 21:10  
Qui purtroppo è impossibile trovare un Cinema in cui sia in programmazione, anche se nei trailers trasmessi prima degli altri films è sempre stato reclamizzato.

Però la saga di "Hokuto no Ken" resta sempre mitica, al di là di tutto. Mi ha sempre elettrizzato.

Spero di riuscire a vederlo. Il nuovo tratto spiazza un bel po', ma comunque preferisco non vedere storpiata questa saga (che appartiene a Buron Son) con vicende non elaborate da lui, piuttosto che trovare gli stessi personaggi in situazioni inventate da zero.

quote:
Deeproad
Della grafica chi se ne fotte



Beh, se parli di qualcuno che conosci che lavora come grafica, vabbeh e lo sai solo tu.. .... altrimenti dai, nel complesso di un'opera ha il suo valore e peso.

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kubrickfan

Reg.: 19 Dic 2005
Messaggi: 917
Da: gessate (MI)
Inviato: 07-07-2008 07:18  
decisamente chi non conosce la saga stia lontano oppure prima si deve forzatamente documentare. la grafia potrebbe non piacere e in un lavoro animato ha comunque un peso determinante, è innegabile. Poi ci sono alcune punte di stile diverso in quanto probabilmente oltre che una guest star come l'autore di occhi di gatto. teniamo conto che probabilmente volevano rimanere filologici allo stile ma anche che essendo il capitolo 1 di 5 hanno spalmato qualità e costi.
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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 08-07-2008 08:36  
quote:
In data 2008-07-06 21:10, Skualo scrive:
ltrimenti dai, nel complesso di un'opera ha il suo valore e peso.



Non so, per me è davvero rarissimo che acquisti un peso tale da condizionarmi in qualche modo nella visione.
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Topper

Reg.: 04 Giu 2004
Messaggi: 6779
Da: Roma (RM)
Inviato: 08-07-2008 08:58  
Non me ne fotte un cazzo di nulla, io ci vado stasera!

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Skualo

Reg.: 01 Mag 2005
Messaggi: 758
Da: Venezia (VE)
Inviato: 08-07-2008 13:39  
quote:
In data 2008-07-08 08:36, Deeproad scrive:
quote:
In data 2008-07-06 21:10, Skualo scrive:
ltrimenti dai, nel complesso di un'opera ha il suo valore e peso.



Non so, per me è davvero rarissimo che acquisti un peso tale da condizionarmi in qualche modo nella visione.




Beh, vista l'attinenza con gli anime, prova ad immaginare Devilman di Go Nagai disegnato da Tezuka.
Immagini i personaggi della serie satanica Nagaiana con quegli "occhioni dolci" tipici delle oprere di Tezuka?
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Deeproad

Reg.: 08 Lug 2002
Messaggi: 25368
Da: Capocity (CA)
Inviato: 08-07-2008 17:22  
E' vero, ma Devilman (parlo del fumetto) è anche un classico esempio di come una resa grafica tutt'altro che impeccabile passi in secondo piano dinanzi alla qualità narrativa dell'opera. Mi riferivo più che altro a questo.
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revangier

Reg.: 05 Feb 2008
Messaggi: 2484
Da: NAPOLI (NA)
Inviato: 08-07-2008 18:27  
quote:
In data 2008-07-06 18:41, Bonekamp scrive:
se sei un appassionato della saga Ti garberà, altrimenti ti lascerà indifferente




Mi lascia indifferente lo stesso, pur avendo visto tutta la saga (prima e seconda serie) e il primo film che realizzarono (poco apprezzato come furono, a suo tempo, quelli di 'Candy Candy' e 'Lady Oscar', che altro non sono che degli spezzoni di puntate).

In più, leggo che manca GIULIA, personaggio chiave che da pure inizio alla prima serie, che è un guerriero di Nanto, il 6°, etc., etc. e hanno creato un personaggio - Reina (?), sempre a quanto leggo, che non ha nessun ruolo di svolta che poi, non devo averlo... altrimenti si racconta un'altra storia.

Non era meglio realizzare una terza serie?

Circa il disegno, anche per me ha un 'peso', specie per un'opera "importante" o cmq con "una storia che vale".
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Skualo

Reg.: 01 Mag 2005
Messaggi: 758
Da: Venezia (VE)
Inviato: 08-07-2008 18:54  
quote:
In data 2008-07-08 17:22, Deeproad scrive:
E' vero, ma Devilman (parlo del fumetto) è anche un classico esempio di come una resa grafica tutt'altro che impeccabile passi in secondo piano dinanzi alla qualità narrativa dell'opera. Mi riferivo più che altro a questo.



Si ma io non parlavo di grafica 'impeccabile' (che esente da qualche piccola 'imperfezione' non puo' essere mai). Ma di grafica 'autoriale'.
Più che altro, l'opera di Buron Son non potrebbe mai essere disegnata (ad esempio) dalle mani di Shingo Araki (che ha un tratto fine, plastico, sinuoso, sfuggente... io aggiungo stupendo).

Il disegno di Tetsuo Hara, invece, è massiccio, scultoreo, duro, e ben si presta a rappresentare i personaggi di Hokuto no Ken.

La saga dei Saint Seiya, perderebbe di significato se i Saints fossero rappresentati in veste di giganti supermuscolosi alla maniera di Hara, non credi?
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